Il 4 dicembre è arrivato
e come un alito di vento passato. I "NO" hanno vinto, come
prevedibile dato la sfiducia della gente su questi politici
impreparati, e adesso si è in attesa di risposte a una situazione
ballerina e confusa. Il leader si è dimesso o per lo meno lo ha
annunciato e sarà il Presidente della Repubblica accettarle e al
limite rifiutarle oppure riconfermare il governo attuale. Niente è
scontato in questo Nostro Paese. Come ho sempre ribadito, confermato
e attuato ho votato per il no. Non per partito preso, per ideologie,
per tornaconto o perché impazzito. Ho votato perché visto che si
era fatto trenta si doveva fare trentuno. Quante volte si è sentito
dire, dai promotori, si poteva fare di più, si doveva fare di meglio
o si poteva avere più coraggio e aggiungevano che in seguito
avrebbero corretto, aggiunto, aggiustato, implementato e altre
diavolerie simili. In seguito. In seguito? Ma cazzo eravate lì
adesso, perché aspettare? Una presa per il culo. Ecco perché ho
votato "no". Le rivoluzioni che durano nel tempo iniziano
da un "no" e stavolta il Nostro Paese lo ha gridato. E le
dovute dimissioni, sacrosante, sono solo un risarcimento piccolo e
inutile per chi ha contribuito a lasciare il Paese fermo e immobile.
E non venga fuori con quello che hanno fatto. Di tutto quello vale la
solita teoria: si poteva, si doveva, si auspicava e in futuro si
farà. Niente si è fatto e niente si è corretto. Il Nostro Paese
ama i "furbi" ma detesta i bugiardi. Una contraddizione di
fatto visto che i furbi sono falsi. Cosa succederà in futuro non lo
so o forse quello che temo è che tutto rimanga fermo e immobile come
è sempre stato. Senz'altro tutti tireranno l'acqua al proprio
mulino, tutti vorranno governare e tutti hanno la soluzione in tasca.
Dico io, visto che i politici negli ultimi anni sono sempre gli
stessi e che nel bene e nel male hanno governato... perché non
l'hanno già fatto? Non ci hanno salvato? Anche loro falsi? E allora?
Facciamoci sentire noi cittadini. Che i comitati del "no"
portino al Presidente della Repubblica delle proposte serie e utili
(in culo i bilanci, gli spread e anche l'Europa, salviamoci e poi
vedremo) e la richiesta formale di mandare a casa tutti gli attuali
politici (maggioranza e opposizione) e di andare a nuove elezioni con
qualunque legge elettorale che c'è. Dato che tenere questi signori
in parlamento nella speranza che cambino qualcosa è mera follia.
Anche se mandarli a casa è un grosso regalo di Natale per loro.
Dovrebbero andare in altri posti e per lungo tempo. Si, noi cittadini
avremo le nostre colpe ma le non leggi, le non regole e il non buon
senso chi ce l'ha imposto? Loro con il loro esempio nefasto. Ma la
colpa più grossa di questa classe politica è l'aver diviso in due
l'Italia come in una tifoseria calcistica da quattro soldi. Ci sono
voluto molti secoli per l'unione e meno di due per dividerci. Messi
così non è possibile sperare in un futuro. Il punto di partenza è
sapere se siamo, vogliamo essere una nazione unita. Se si da lì
bisogna partire, se è no allora tutto è stato inutile. Continuiamo
a "picchiarci" come fanno tutte le domeniche le varie
tifoserie calcistiche. E non lamentiamoci se parte del popolo
"scappa" (oltre ai giovani ora anche i pensionati) compreso
anche chi non dovrebbe, tipo gli industriali. Meditate
M.
Nove