Un amore ...
In auto su quel tratto dimenticato,
non dalle mappe ma solo, da un pensiero lontano,
tra palazzi, negozi e bar sotto un infinità di balconi.
Protesi di case che accendono un ricordo lontano,
dentro una serata calda in contrasto con l’aria fresca
che voleva intervenire a favore di chi stava sul balcone.
Le auto come adesso e come sarà domani passavano
incuranti del tratto sospeso su un vano dove amici
stavano scherzando parlando e qualcuno anche amoreggiando.
S’era mangiata la carbonara piatto forte e unico di un animo
confuso tra una amore passato, uno da venire e quello incerto attuale.
Impossibilitato a causa di una amicizia troppo forte più dell’amore
e dalla timidezza nascosta tra un rossore perenne.
Si era mangiato in quell’appartamento ridendo e pregustando.
un futuro dell’alba a venire dove molte strade si sarebbero divise.
Alcune per un breve tempo, altre per un tempo provvisorio
e molte per sempre come un gioco a dadi con la vita.
Giovani e speranzosi con la scuola finita per sempre,
il divertimento da conservare e il lavoro da ricercare
e la vita davanti a scorrere come le auto sotto il balcone.
Insieme seduti su sedie spaiate con i piedi sulla ringhiera
ad assaporare il fresco mite e vincitore momentaneo
a parlare di tutto di niente e d’altro.
Forse con il silenzio che si era creato con lo sguardo alle stelle.
Non servono parole molte volte,
ci si inganna con parole altre volte,
ci si dimentica delle parole spesso
e sono guai.
Si stava bene allora incuranti delle conseguenze di un futuro tutto da costruire,
di aspirazioni sotto la pelle di sogni ancor lontani
e di accadimenti che non si pensava di subire.
Il tempo scorreva come le auto sotto il balcone,
verso, allora, le ferie tra chi andava al mare e chi sui monti,
carichi di voglia di staccare dalla quotidianità.
Il silenzio la fa da padrone su quelle due sedie e i piedi sulla ringhiera,
un vuoto pieno di vita e di comprensione ma con il risveglio
su cose non dette e non nel modo giusto.
Il balcone quello al secondo piano dove passo è ancora li
e non poteva essere che così.
Vuoto come quella sera e testimone di passaggi.
Come il passaggio di quelle due anime che si sono perse
in un futuro lontano tra loro.
Forse felice, forse intenso, forse deludente ma vissuto con altri,
con il rimpianto di un’altra scelta e la ineluttabilità del caso avvenuto.
Sono passato come le auto allora e i due giovani
so che sono ancora lì seduti a guardare la vita davanti a loro
e mi piace pensare che siano ancora insieme lì fuori al fresco della notte.
Anche se il bivio scelto è stato altro!
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