Ahi settembre
Ahi settembre che sei arrivato,
atteso come l’ospite sempre in ritardo,
con le mani vuote e la testa altrove,
e le promesse di messi rigogliose.
Ahi settembre che segni il tempo che passa,
il caldo che pianino si allontana dalle ore,
le nuvole che danno refrigerio al momento,
e fra un po’ solo pioggia e nebbia.
Ahi settembre che sembri l’inizio di una canzone,
sentite tra le lacrime di un addio temporaneo,
che durerà per sempre sotto il riparo della barca,
e degli amori che sanno già d’uva e funghi.
Ahi settembre aspettato perché inellutabile,
la tua presenza prepotente che sa di campanella,
per richiamare i bambini grandi e piccini al dovere,
e al futuro che avvicina scelte e problemi sempre distanti anche se vicini!
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